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Marco Maguolo

Sono nato a Mestre (Ve) l'11 aprile 1976. Dopo una formazione scolastica tecnica ed un approccio alla musica da appassionato ho iniziato lo studio della chitarra. Mi sono quindi avvicinato alla liuteria provando a costruire una chitarra da autodidatta; in seguito ho frequentato il laboratorio del M° Mario Novelli.

A partire dall'autunno 2003, dopo aver interrotto le precedenti attività lavorative, mi sono dedicato completamente alla costruzione della chitarra classica, partecipando in parallelo al corso sulla manutenzione e riparazione degli archetti, presso la Civica Scuola di Liuteria di Milano, sotto la guida del M° Pietro Cavalazzi, ed il corso sulla costruzione del violino presso la Scuola di Liuteria di Pieve di Cento (Bo) tenuto dal M° Marcello Bellei.

Da allora la mia attività professionale di liutaio prosegue ininterrottamente, fondando il mio lavoro su una costante ricerca di innovazione e tradizione.

Ho esposto le mie chitarre in numerose mostre in Italia e all'estero. Circa 200 chitarristi le suonano  nei concerti, nei Conservatori...o semplicemente per diletto.

Dal 2013 espongo e collaboro alla Roma Expo Guitars (www.romaexpoguitars.com). Questa mostra comprende i nomi più illustri della liuteria chitarristica italiana ed è diventata il punto di riferimento del settore per chitarristi e dealers nazionali e internazionali.

Sempre nell'ambito della Roma Expo Guitars ho fatto parte dei 15 liutai Italiani che hanno creato L'Arcimbolda; la chitarra simbolo della mostra e della liuteria chitarristica Italiana.

 

“La Ducale”

 

La “Ducale” è insieme lo sviluppo del progetto a cui lavoro da sempre e l'omaggio alla mia città ed al mio Paese: l’Italia. Mi sono chiesto in che modo potessi, io, esprimere la mia riconoscenza alla mia terra.

La mia risposta non poteva che essere il lavoro stesso. Ho tradotto la Bellezza che tutti i giorni ci educa gli occhi e che troppo spesso vediamo ma non guardiamo. Così, il Colonnato del Palazzo Ducale di Piazza San Marco è diventato il decoro circolare della buca. La silouette di Venezia, la sera, con le cupole ed i tetti, si intravede nelle linee della paletta che finisce il manico della chitarra. Nelle geometrie del piede del manico si può intuire il profilo di una Bauta. Attorno alla Rosetta Ducale, come nei filetti che seguono il perimetro della chitarra, si ritrovano il verde, il bianco ed il rosso della nostra bandiera attraversata dal nero ebano...

Infine, una fase molto importante per me è la verniciatura: vivo questo gesto ripetitivo e circolare come un mantra, un raccoglimento che completa l’opera.

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