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Nato il 12 novembre 1923 a La Candelaria, in Venezuela, fin da bambino mostra attitudine alla musica e una naturale curiosità verso la cultura. 

 

Compie i suoi primi studi musicali a Trujillo. Nel 1945 lo troviamo a Caracas, allievo della prestigiosa Scuola di Musica "José Angel Lamas", dove si perfeziona sotto la guida di illustri maestri, come Vicente Emilio Sojo. 

 

Il 1950 è l'anno di grazia: il giovane ma già valente chitarrista si fa conoscere con brillanti recitals. Memorabili le prime apparizioni presso la sede della Scuola di Musica "José Angel Lamas", alla Biblioteca Nazionale di Caracas e poco dopo negli Athenaeum di Valencia, Barquisimeto e Trujillo, con entusiastiche recensioni da parte di Eduardo Lira Espejo, Eduardo Feo Calcaño e Sergio Baudo. Diventa un appassionato interprete delle opere dei maestri venezuelani più importanti come Borges, Sojo e Lauro.

Nel Maggio 1950, al grande concerto presso la Scuola di Musica dedicato a Johann Sebastian Bach, nel bicentenario della morte del grande musicista tedesco, Alirio Díaz si produce in una memorabile esecuzione della famosa Ciaccona. 

 

Nella seconda metà del 1950 si trova a Madrid, dove è ospite del celebre compositore e chitarrista Regino Sainz de la Maza presso il Conservatorio di Musica. 

Comincia quindi una straordinaria serie di recital di successo nei centri più importanti della cultura spagnola: Ateneo de Madrid, Teatro spagnolo, Palacio de la Música di Barcellona, l'Alhambra di Granada, Home Theater Valencia.

Intrattiene rapporti di amicizia con intellettuali e musicisti come Gerardo Piego, Joaquín Rodrigo, Federico Moreno Torroba, García Nieto, Narciso Yepes, Emilio Pujol, Daniel Fortea, Eugenia Serrano, Federico Monpou, Xavier Montsalvage, Joaquin Achucarro. 

 

A metà del 1951 si trasferisce in Italia, dove viene ammesso alla prestigiosa Accademia Musicale Chigiana di Siena, il cui corso di chitarra era tenuto da Andrés Segovia.

Da discepolo del Maestro, diventa rapidamente suo Assistente e quindi suo successore alla cattedra di chitarra. 

 

La sua attività di concertista si rivolge alla diffusione dell'arte della musica e della chitarra classica in particolare, non dimenticando i suoi amati autori venezuelani: Borges, Sojo e Plaza. Inizia a viaggiare in tutta Europa per i suoi concerti, dove si esibisce sia come solista che con gruppi sinfonici sotto la direzione di celebri direttori come, tra gli altri, Celibidache, Stokowski, Estévez, Kostelanez, Frubek, Iturbi. 

 

Nel corso di queste attività, Alirio Dìaz non ha mai dimenticato le sua radici venezuelane e si è impegnato per far conoscere a tutto il mondo Autori come Vicente Emilio Sojo e Antonio Lauro, unitamente a una riscoperta della canciòn popular venezolana. Molte di queste attività si riflettono anche nel suo libro autobiografico “Al divisar el humo de la aldea nativa”.

Nel 2008, l’Universidad Nacional Abierta ha conferito al Maestro una Laurea Honoris Causa per l’eccellenza del suo percorso artistico.

In suo onore si tiene sia in Venezuela che a Roma il “Concurso internacional de Guitarra”, il secondo aperto a giovani chitarristi.

Il 5 luglio 2016, il Maestro lascia questa vita per raggiungere l'Empireo dei Musicisti.

Alirio Dìaz Leal

© Tutte le immagini sono di proprietà di Associazione Culturale Alirio Dìaz.

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